Quando un albergatore decide di aprire il proprio hotel deve valutare tantissime cose e assicurarsi di avere i requisiti richiesti dalla legge.
Requisiti soggettivi:
Requisiti oggettivi:
Autorizzazioni
L’apertura e il trasferimento di sede degli esercizi ricettivi sono soggetti ad autorizzazione, rilasciata dal sindaco del comune nel cui territorio è ubicato l’esercizio.
Costi
Bisogna considerare per prima cosa le spese per il personale dipendente. In generale un albergo deve avere 1 addetto ogni 3-5 camere ed il costo medio per ogni addetto può variare da 25.000 a 40.000 euro annui. Questi costi rappresentano di solito il 55-70% delle spese totali.
Per calcolare le spese di gestione, basterà prendere le spese per gli addetti e dividere per 0.55 o 0.70 (equivalente cioè al 55% o al 70%).
Molto spesso le strutture ricettive si affidano a servizi in outsourcing (es. la pulizia delle camere affidandosi a imprese esterne) così da sostenere le spese soltanto quando ci sono clienti senza doversi accollare i costi fissi del dipendente.
Classificazione
Cosa deve garantire un albergo in conformità alle stelle ricevute lo stabilisce un decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’11 febbraio 2009, che definisce gli standard minimi dei servizi che gli alberghi devono fornire sul territorio nazionale.
Il decreto, emanato dal Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo indica la classificazione degli alberghi basata su un codice rappresentato da un numero di stelle crescente. Le regioni e le province autonome possono introdurre miglioramenti o applicare caratteristiche più aderenti alle specificità climatiche o culturali dei loro territori.
Le stelle indicano un insieme di servizi garantiti dall’albergatore per una certa struttura. In aggiunta a ciò, al fine di assicurare una maggiore tutela del turista, il decreto istituisce un sistema di rating che consentirà la misurazione e la valutazione della qualità del servizio reso ai clienti. A tale sistema aderiscono, su base volontaria, i singoli albergatori.