Normativa per i servizi igienici nei locali pubblici

I locali commerciali che offrono servizi di somministrazione di alimenti e bevande, come bar, ristoranti e pizzerie, devono garantire la disponibilità di servizi igienici adeguati ai clienti secondo la legge. Questa normativa è fondamentale per assicurare il benessere e la pulizia dei clienti durante la loro permanenza nei locali.

In particolare, per i locali come bar, ristoranti e pizzerie dove è prevista la consumazione sul posto, è obbligatorio avere bagni a disposizione dei clienti. Questi servizi devono essere separati per sesso, con almeno un bagno dedicato agli uomini e uno alle donne. Inoltre, deve essere presente un bagno accessibile ai disabili, che può essere integrato con uno dei bagni già esistenti.

La deroga

Tuttavia, l’obbligo di fornire servizi igienici non si estende a tutti i tipi di locali. Per esempio, le pizzerie d’asporto e le gelaterie, dove i clienti consumano immediatamente i prodotti sul posto od optano per l’asporto, non sono tenute a offrire servizi igienici a meno che non offrano anche un servizio ai tavoli. Questa deroga è basata sull’assunzione che i clienti di questi locali non trascorreranno un lungo periodo all’interno dell’esercizio.

Il numero di bagni

Per quanto concerne il numero di bagni richiesti in base alla capacità dell’esercizio, la legge stabilisce criteri specifici. Ad esempio, per un locale con 30 posti a sedere è obbligatorio avere almeno un bagno disponibile. Questo requisito aumenta progressivamente in base alla capacità dell’esercizio.

  • Per un locale con 50 posti a sedere, è richiesto almeno un bagno per uomini e uno per donne.
  • Per un locale con 100 posti a sedere, sono necessari almeno due bagni per uomini e due per donne.
  • Per un locale con 150 posti a sedere, sono richiesti tre bagni per uomini e tre per donne.
    E così via, con l’aggiunta di un bagno per ogni genere per ogni ulteriore incremento di 50 posti a sedere. Questi requisiti assicurano che il numero di servizi igienici sia proporzionato alla capacità di accoglienza dell’esercizio.

È da sottolineare che nei centri storici delle città, le normative riguardanti l’obbligo di avere servizi igienici nei locali pubblici possono essere soggette a deroghe variabili da Comune a Comune. Questa flessibilità è spesso determinata dalle peculiarità e dalla densità urbanistica dei centri storici, che possono rendere difficile l’adattamento ai requisiti standard previsti dalla normativa generale.

Decreto Legislativo 236/89 del 14 giugno 1989

La normativa relativa ai servizi igienici per disabili nei locali pubblici è regolata dal Decreto Legislativo 236/89 del 14 giugno 1989. Secondo tale normativa, è necessario prevedere:

  1. Dimensioni minime: il bagno deve avere una superficie di almeno 180×180 cm per consentire la manovra di una sedia a rotelle senza ostacoli.
  2. Ingresso accessibile: lo spazio d’ingresso deve essere largo almeno 85 cm per agevolare l’entrata e l’uscita delle sedie a rotelle.
  3. Porta scorrevole: la porta del bagno deve essere scorrevole per consentire un accesso agevole senza ostacoli.
  4. Spazi adeguati: sono necessari spazi adeguati per permettere l’accostamento e il trasferimento laterale dalla sedia a rotelle alla tazza del WC, con un minimo di 100 cm, e per l’accostamento frontale al lavabo con almeno 80 cm.
  5. Corrimano: deve essere presente una serie di corrimani all’interno del bagno per fornire punti di appoggio.
  6. Campanello di emergenza: è obbligatorio fornire un campanello di emergenza per richiedere assistenza.
  7. Serratura accessibile: la serratura della porta deve essere una manopola grande, non dotata di chiave, per facilitare l’apertura e la chiusura.
  8. Rubinetti adeguati: i rubinetti devono essere miscelatori a leva di dimensioni adeguate per consentire una facile manipolazione, anche per chi ha limitazioni motorie.
  9. Miscelatori termostatici: per il lavabo, si consigliano miscelatori termostatici con blocco della temperatura per garantire la sicurezza.
  10. Sanitari sospesi: è preferibile utilizzare sanitari sospesi per liberare spazio a pavimento.
  11. Antibagno accessoriato: anche l’antibagno deve essere attrezzato con un lavabo.

Queste direttive sono fondamentali per garantire la progettazione di servizi igienici inclusivi e accessibili a tutte le persone.

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